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Tekster: Banco Del Mutuo Soccorso. Io Sono Nato Libero. Dopo ... Niente è Più Lo Stesso.


(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Forte treno impaziente treno dritto sulla giusta via sei arrivato.
Ad ogni passo baci i miei stivali, terra mia, ti riconosco.
Possente terra come ti invocavo
nei primi giorni in cui tuonava il cannone.
Montagne che fermate il mio respiro, siete sagge come allora ?
Lascia il fucile la mia spalla e cade giu la gloria
la gloria ?!
Torna l'uomo con la sua stanchezza infinita.


E sono questi i giorni del ritorno
quando sui canneti volan basse le cicogne
e versano il candore delle piume
dentro i campi acquitrinosi, e poi fra i boschi volan via.
Sono questi i giorni del ritorno
rivedere viva la mia gente viva,
vecchi austeri dalle lunghe barbe bianche
le madri fiere avvolte dentro scuri veli.
E piange e ride la mia gente e canta...
allora e viva la mia gente, vive.
Canti e balli nella strada volti di ragazze come girasoli
cose che non riconosco piu.
Per troppo tempo ho avuto gli occhi nudi e il cuore in gola.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'e che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine.
Perdio ! ma che m'avete fatto a Stalingrado !?!


Difensori della patria, baluardi di liberta !
Lingue gonfie, pance piene non parlatemi di liberta
voi chiamate giusta guerra cio che io stramaledico !!!
Dio ha chiamato a se gli eroi, in paradiso vicino a Lui.
Ma l'odore dell'incenso non si sente nella trincea.
Il mio vero eroismo qui comincia, da questo fango.
T'ho amata donna e parleranno ancora i nostri ventri.
Ma come e debole l'abbraccio in questo incontro.
Cosa ho vinto, dov'e che ho vinto quando io,
vedo che, vedo che niente e piu lo stesso, ora e tutto diverso.
Perdio ! ma che cos'e successo di cosi devastante a Stalingrado !?!