Tekster: Mercanti Della Musica. Stanze.
Verso sera un ponte illuminato trascina luce
verso la citta e sotto scorre un fiume che porta
ancora immagini di questo giorno
le tue stanze le conosco le frequento da tempo
ormai ed e da tempo che io vivo cosi
. . . scusa se non mi vesto di te non mi sono ancora
abituato, porto abiti scuri cuciti sulla pelle
solo ora riesco a capire con che coraggio mi hai
ospitato con che pazienza le mie stanze hai
abitato ed io invece non riesco ancora a spiegarti
dove mi trovo io vivrei sui tetti a spaccare
le nuvole per te
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .
e vieni nelle stanze dove io vivo a cento metri dalla
luna e scopri che il tuo dedalo vola con fragilita
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .
verso la citta e sotto scorre un fiume che porta
ancora immagini di questo giorno
le tue stanze le conosco le frequento da tempo
ormai ed e da tempo che io vivo cosi
. . . scusa se non mi vesto di te non mi sono ancora
abituato, porto abiti scuri cuciti sulla pelle
solo ora riesco a capire con che coraggio mi hai
ospitato con che pazienza le mie stanze hai
abitato ed io invece non riesco ancora a spiegarti
dove mi trovo io vivrei sui tetti a spaccare
le nuvole per te
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .
e vieni nelle stanze dove io vivo a cento metri dalla
luna e scopri che il tuo dedalo vola con fragilita
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .
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